La zuppetta di pesche nel vino è un dessert mangia e bevi fresco e semplicissimo ma anche un modo goloso di gustare la frutta e particolarmente indicato per servirla in tavola quando ci sono ospiti. Se però siete alla ricerca di una variante originale potete preparare un aspic di pesche con il vino.
La preparazione della ricetta base è semplicissima. Scegliete delle pesche piuttosto grandi e morbide (ne occorre una a testa) ma non troppo mature, tagliatele a cubetti regolari (anche l’occhio vuole la sua parte), quindi aggiungete per ogni pesca 1 cucchiaino di zucchero e mezzo bicchiere di vino (circa 100 ml) e girate cautamente, senza rovinare le pesche. Infine lasciatele a macerare per un paio d’ore in frigo prima di servirle.
Potete scegliere il vino rosso o quello bianco, come preferite, a seconda dell’effetto cromatico che volete ottenere ma prediligete vini giovani, generalmente più fruttati, purché di corpo altrimenti, una volta che le pesche avranno prodotto un po’ di succo, non riuscirete più a sentire il vino.
La preparazione dell’aspic di pesche è un po’ più complessa ma non eccessivamente laboriosa. Ogni 1/2 litro di vino (una dose adatta a 4- 6 pesche, a seconda delle dimensioni del frutto) mettete 2 fogli di colla di pesce ad ammorbidire in un po’ d’acqua per circa un quarto d’ora. Intanto aromatizzate il vino con mezza stecca di cannella e un paio di fettine di limone e addolcitelo con 100-150-200 grammi di zucchero; la dose dipende, oltre che dal gusto personale, anche dal grado di maturazione delle pesche, più sono indietro e quindi aspre maggiore deve essere la quantità di zucchero aggiunto.
A questo punto potete optare tra diverse varianti a seconda del grado alcolico che preferite e degli aromi che amate di più. Oltre alla cannella infatti potete aggiungere altre spezie scegliendo tra chiodi di garofano, grani di pepe, anice (quello stellato è particolarmente decorativo) oppure cardamomo. Attenzione però a non esagerare. Anche la cottura del vino è facoltativa: potete farlo bollire tutto per lasciare evaporare l’alcool (ma anche il profumo!) oppure scaldarne solo una piccola parte per sciogliervi lo zucchero e la colla di pesce (ricordate di strizzarla quando la togliete dall’acqua) e poi, una volta tornato a temperatura ambiente, unirvi il resto.
Filtrate il vino (per renderlo più trasparente possibile) e versatene qualche cucchiaio sul fondo dei contenitori monodose, quindi disponete le fettine sottili di pesche aggiungendo ogni tanto qualche altro cucchiaio di liquido ma lasciandone abbastanza per poter fare ancora uno strato di un paio di millimetri dopo l’ultimo piano di pesche.
Considerate che perché il liquido si rapprenda del tutto è necessario che l’aspic riposi in frigo per 3-4 ore, quindi giocate d’anticipo.
La soluzione più semplice e sicura per servire l’aspic è quella di utilizzare piccoli barattoli o dei bicchieri ma, se siete abili e audaci, potete optare per la preparazione in piccoli stampi da capovolgere. L’effetto visivo è superiore ma c’è sempre il rischio che qualche forma si rompa o si “ammosci”. Potreste però prevenire gli “incidenti” utilizzando un foglio di colla di pesce in più (anche se la consistenza la palato risulta meno morbida e gradevole) e scaldando in una bacinella con un po’ d’acqua calda la parete esterna dello stampo prima di capovolgerlo… le dita incrociate, invece, non aiutano :-D .
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