Sicuramente molti di voi conoscono già il risotto al Gavi, un piatto semplice eppure delicato ed elegante, ma probabilmente non hanno ancora avuto occasione di provare gli spaghetti al vino bianco e robiola fresca del Monferrato.
E’ una ricetta “sciuè sciuè” ma piuttosto originale con cui potrete fare bela figura con pochi ingredienti e poco tempo a disposizione (il piatto è pronto nel tempo sufficiente a bollire la pasta).
In effetti oltre a una bottiglia di vino bianco Cortese (meglio se di Gavi, meglio ancora se DOCG) e agli spaghetti vi basterà procurarvi una robiola molto fresca (meglio se Roccaverano DOP, meglio ancora se 100% latte di capra come quella presidio Slowfood), del burro, un po’ di brodo di carne e un formaggio saporito da grattugiare sopra come un pecorino stagionato o la ricotta salata.
Mentre bollono gli spaghetti (320 g per 4 persone), sciogliete un po’ di burro (40 g circa) e stemperate la robiola (160 g) a bagnomaria prima con il brodo già caldo (50 ml) e poi aggiungendo gradualmente un bicchiere di vino (100 -125 ml, regolatevi a occhio in modo a ottenere una consistenza della crema fluida ma non troppo liquida). Assaggiate per aggiustare di sale stando attenti a non esagerare: ricordate che dovete ancora aggiungere il formaggio saporito.
Appena pronti scolate gli spaghetti, copriteli con la crema bella calda e cospargete con un’abbondante grattugiata di pecorino stagionato o ricotta salata e con una leggera spolverata di pepe nero.
Finito! Servite il piatto accompagnato dalla bottiglia di Cortese di Gavi che avete aperto per la preparazione.